Fisco: frode carosello nel Nisseno,cartiera anche all’estero

(ANSA) – CALTANISSETTA, 06 DIC – Carabinieri della compagnia
di Caltanissetta e del gruppo della Guardia di finanza nissena
hanno eseguito un’ordinanza cautelare nei confronti di undici
persone indagate, a vario titolo, per associazione a delinquere
finalizzata all’emissione ed utilizzo di fatture per operazioni
inesistenti. L’indagine, coordinata dalla locale Procura, è
stata avviata nel 2020 e, secondo l’accusa, avrebbe permesso di
disarticolare un presunto sodalizio, composto da imprenditori
che, attraverso una ‘frode carosello’, avrebbero ottenuto, a
vario titolo, un indebito risparmio d’imposta, simulando una
serie consecutiva di vendite di prodotti mai usciti dai
magazzini della società venditrice, con la collaborazione di
aziende estere e italiane rivelatesi delle “cartiere”. Il gruppo
aveva collegamenti anche nella Repubblica Ceca, dove sarebbero
stati creati soggetti giuridici fittizi necessari per la
realizzazione delle frodi. Il meccanismo, emerge dalle indagini
della sezione Operativa del Nor Carabinieri e da complesse
analisi contabili del gruppo della Guardia di finanza di
Caltanissetta, sarebbe stato realizzato per favorire, in modo
prevalente, una società di San Cataldo che avrebbe omesso di
versare imposte per circa 2,5 milioni di euro, derivate da un
fittizio fatturato di circa 8 milioni di euro. Questo
meccanismo, contesta la Procura di Caltanisetta, le avrebbe “assicurato una posizione di supremazia nel mercato degli
pneumatici, venduti al pubblico a prezzi notevolmente inferiori
a quelli determinati dalle regole della concorrenza, a
svantaggio delle imprese rivali”. Tre degli indagati,
considerati costitutori, promotori e organizzatori del
sodalizio, sono stati posti agli arresti domiciliari. Gli altri
otto sono stati sottoposti alla misura dell’interdizione
dall’esercizio delle attività di impresa e al divieto
d’assunzione di uffici direttivi delle persone per la durata di
un anno. Parallelamente, è stato eseguito un sequestro
preventivo di circa 2,5 milioni di euro. L’indagine è stata
eseguita anche con il contributo da parte di amministrazioni
Tributarie estere (ANSA).
   

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