Per Chiara Ferragni non c’è pace.

Chiara Ferragni dovrà provare la sua innocenza davanti alla Procura di Milano. Ecco quanto riportato da “Vanity Fair“:”

Sarà la Procura di Milano a indagare sul caso Chiara Ferragni. La decisione della Procura generale della Cassazione è arrivata nella giornata di lunedì 29 gennaio, mettendo fine ai dubbi sulla competenza territoriale del «pandoro-Gate», visto che la Balocco, l’azienda dolciaria i cui vertici sono indagati, ha sede a Fossano, in provincia di Cuneo.

Chiara Ferragni, Fedez vorrebbe licenziare il suo manager

Il rapper non avrebbe saputo nulla del milione di euro di compenso percepito da Chiara per l’operazione-pandoro, e ora chiede la testa di Fabio Maria D’Amato: le ultime indiscrezioni sul caso Ferragni (che si complica sempre di più)

Il documento che definisce la competenza, però, va oltre, e svela un altro indagato, Fabio Maria Damato, manager dell’influencer, che lei stessa in The Ferragnez definisce «il mio braccio destro, sinistro, tutto. Mi aiuta in qualsiasi attività lavorativa». Un manager che non piacerebbe molto a Fedez, almeno stando ad alcuni gossip di fine dicembre, quando Linkiesta vociferò che il rapper avrebbe voluto licenziarlo. Per lui, stesso capo d’accusa della Ferragni, truffa aggravata per il già citato caso del pandoro, ma anche per quello delle uova di Pasqua Dolci Preziosi e della bambola Trudi.

Chiara Ferragni, il Regina Margherita di Torino ha ricevuto la donazione di un milione di euro

L’Azienda ospedaliera ha reso noto di aver incassato la cifra promessa dall’influencer lo scorso 18 dicembre, quando si era scusata pubblicamente per quello che aveva definito «un errore di comunicazione» legato al pandoro rosa lanciato sul mercato nel 2022. Ora Ferragni e Alessandra Balocco sono indagate per truffa aggravata

Stando alla Procura di Milano, il profitto derivante dalle attività commerciali non sarebbe stato solo economico, ma avrebbe anche contribuito al «rafforzamento mediatico dell’immagine della influencer», perché Chiara Ferragni avrebbe ovviamente avuto un ritorno «dal crescente consenso ottenuto veicolando una rappresentazione di sé strettamente associata all’impegno personale nella charity». Per la Procura ci sarebbero «indici esteriori, di tenore non equivoco» su un’«unitaria programmazione, nell’ambito di un medesimo disegno criminoso» legato alle presunte truffe, sostanzialmente tutte uguali, fatta eccezione per i partner scelti. In tutti e tre i casi, lì’influencer ha pubblicato sui suoi social post e stories che lasciavano chiaramente intendere che l’acquisto dei prodotti avrebbe contribuito a cause benefiche, «video fuorvianti» per i consumatori, specifica la Procura.

Chiara Ferragni, quanto valgono le sue aziende

Per l’imprenditrice sembra sfumare la possibilità del traguardo di 100 milioni di euro di fatturato nel 2024. Ma le sue aziende sono in salute

Tutto è ancora da chiarire, ma considerando le premesse i tempi non saranno brevi.”

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