Approvata la riforma Valditara che introduce novità significative nel sistema scolastico italiano, dividendo l’opinione pubblica

Il Parlamento italiano ha approvato una controversa riforma del voto in condotta, presentata dal Ministro dell’Istruzione Valditara. La nuova legge introduce importanti novità nel sistema scolastico italiano, tra cui il ritorno del voto numerico per il comportamento alle scuole medie e la possibilità di bocciatura per chi ottiene un voto inferiore a 6. Inoltre, sono previste multe per le aggressioni al personale scolastico e un maggior peso del voto di condotta nella valutazione finale degli studenti.

Alle scuole superiori, il voto di condotta diventa ancora più importante, influenzando l’accesso agli esami di maturità e l’assegnazione del credito scolastico. Gli studenti che ottengono un voto inferiore a 9 decimi non potranno accedere al massimo punteggio.

La riforma ha suscitato reazioni contrastanti. Il Ministro Valditara ha sottolineato l’importanza di responsabilizzare gli studenti e di restituire autorevolezza ai docenti. Tuttavia, le opposizioni hanno espresso forti perplessità, criticando la rigidità della nuova legge e temendo che possa penalizzare gli studenti più fragili.

Le novità introdotte dalla riforma riguardano anche la scuola primaria, dove torneranno i giudizi sintetici per valutare il comportamento degli alunni. L’obiettivo è quello di migliorare la comunicazione tra scuola e famiglie e di rendere la valutazione più chiara e comprensibile.

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