Igor “il russo” condannato all’ergastolo

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Ergastolo, questa la sentenza emessa dal gup Alberto Ziroldi nei confronti di “Igor il russo”.

Per il killer serbo, al secolo Norbert Feher, è stata comminata la pena massima nel giudizio abbreviato per gli omicidi del barista Davide Fabbri e del volontario Valerio Verri e per altri reati.

Feher, dopo una latitanza di otto mesi, è stato arrestato in Spagna a dicembre 2017 e da allora è in carcere a Saragozza.

Alla lettura della sentenza l’imputato è rimasto immobile, apparentemente impassibile. Così Norbert Feher alias Igor Vaclavic avrebbe reagito alla lettura della sentenza del gup Alberto Ziroldi che lo ha condannato all’ergastolo per i delitti italiani: l’imputato l’ha ascoltata collegato in videoconferenza dal carcere di Saragozza in Spagna. “Non ha detto niente, ha solo ringraziato per il lavoro svolto”, ha detto l’avvocato Gianluca Belluomini che lo assiste, annunciando appello.

Alle vittime risarcimenti per 1,7 milioni  – Oltre all’ergastolo, il massimo tenendo conto del rito abbreviato (altrimenti si tratterebbe di carcere a vita con isolamento), Norbert Feher ha avuto l’interdizione perpetua dai pubblici uffici e l’interdizione legale per la durata della pena. Ora la sentenza andrà notificata in Spagna, con un nuovo mandato d’arresto europeo e l’autorità giudiziaria iberica dovrà rispondere se intende o meno consegnare il detenuto, adesso o al termine dei processi spagnoli, che devono ancora iniziare: in Spagna, Feher è accusato di tre omicidi e due tentati omicidi. Il gup Alberto Ziroldi ha anche disposto risarcimenti per quasi 1,7 milioni in favore dei familiari delle vittime.

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