Sportivi e hobby, dai videogiochi alla musica fino alla passione per altri sport

Tutti li conoscono per quello che combinano su un campo da calcio, tennis, basket e così via, ma quanti conoscono tutto, ma proprio tutto dei loro idoli sportivi? Chi più chi meno, infatti, anche le super star hanno i propri passatempi preferiti. Certo, per qualcuno sono un po’ più bizzarri, ma un buon hobby può aiutare eccome a trascorrere in relax il tempo da una partita all’altra e anche rappresentare una via di sbocco una volta finita la carriera.

È il caso di Harry Kane. L’asso del Tottenham, tra gli attaccanti più forti e prolifici del mondo, non è solo un bomber implacabile, perché quando sveste i panni del calciatore, spesso indossa quelli del golfista. E il centravanti del Tottenham ci riesce anche con discreti risultati, visto che nel novembre del 2018 riuscì anche a finire sotto il par un giro al The Grove. Insomma, la passione del golf, oramai scoppiato a livello internazionale, ha preso anche Kane. Chissà che l’attaccante degli Spurs, al momento infortunato, non inganni l’attesa per la finale di Champions League proprio provando qualche swing su un campo da golf. Betway, il noto sito di scommesse online, quota il successo del Tottenham in Champions a 4.00, mentre il Liverpool è dato a 2.00 e il pareggio a 3.00 (quote al 18 maggio 2019).

Le nuove tecnologie hanno invece fatto breccia nelle giornate di Nick Kyrgios. Il talentuoso tennista australiano è noto nel mondo dello sport più per le sue bizze (clamorosa l’ultima combinata a Roma) che per i risultati sportivi. Uno dei passatempi preferiti di Kyrgios è giocare a Pokemon Go. Secondo i bene informati l’australiano passerebbe tantissime ore col suo giochino preferito, il che si rifletterebbe negativamente anche sui risultati in campo.

Molto più nobile è l’hobby di Theo Walcott. L’ex enfant prodige del calcio inglese è oramai diventato un uomo. Per lui le cose su un campo da calcio non stanno andando bene come prometteva una carriera che sarebbe dovuta essere da star assoluta del calcio mondiale. L’ala inglese, però, nel tempo ha coltivato una passione per le storie per i bambini, tanto da diventare un provetto scrittore proprio di libri per bambini. La sua opera che racconta le avventure del piccolo TJ, incentrate ovviamente sul calcio, ha avuto anche un grande successo tra grandi e piccini.

Meno riflessivo è di certo l’hobby di Cristiano Ronaldo. Dall’alto del suo seguito oceanico, il portoghese avrebbe potuto anche scegliere qualcosa di diverso dal Bingo, di cui è diventato un patito grazie a un regalo ricevuto a Natale di qualche anno fa. Non è da meno, la passione sviluppata, anche per motivi di sponsorizzazioni, per il poker.

Non poteva mancare la musica tra gli hobby preferiti dagli sportivi. A questa categoria si iscrive di diritto Peter Cech. Il portierone ceco appenderà i guantoni alla fine della stagione, dopo la finale di Europa League tra il suo Arsenal e il suo vecchio club Chelsea. Nel suo futuro potrebbe anche esserci la batteria, con cui Cech se la cava piuttosto bene. Addirittura il portiere starebbe per far uscire il primo singolo i cui proventi saranno devoluti in beneficienza.

Anche i giochi da tavolo esercitano il loro innegabile fascino sui campioni dello sport. È il caso di Tim Duncan, da poco ritiratosi dalla scena cestistica, dopo aver scritto pagine indelebili della NBA. Il super campione è infatti un grande appassionato di Dungeons & Dragons, ma, tanto per restare in tema, adora anche collezionare spade e coltelli.

Andrea Pirlo si è invece dato al… vino. L’ex centrocampista di Juventus e Milan, che in carriera ha vinto praticamente tutto a livello di club e nazionale, ha avviato una sua attività: la produzione di vino. Il vigneto è di proprietà della sua famiglia già da qualche anno e vi viene coltivata uva destinata a vini rossi quali Syrah e il Pinot nero.

Chiudiamo in bellezza con Daniel Agger. Il colosso difensivo danese, una vita passata al Liverpool con buoni risultati, è un appassionato sfegatato dei tatuaggi. D’altronde basterebbe guardarlo per capirlo. Il difensore, infatti, ha il corpo interamente tatuato, ma quello che molti non sanno è che alcuni di questi se li è tatuati lui stesso. Agger ha smesso di giocare in patria nel 2016 nelle file del Broendy e ora esercita la professione di tatuatore ad altissimi livelli, tanto che il suo negozio è tra i più gettonati della Danimarca e non solo.

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