Google Cloud lancia la “nuvola” XL per caricare petabyte di dati

Il nuovo servizio dedicato alle aziende permette di archiviare enormi quantità di dati sfruttando la maggior larghezza di banda e controllandone l’integrità nel trasferimento.

Google Cloud (immagine: Google)

Google Cloud ha implementato un nuovo servizio di archiviazione dedicato alle aziende che desiderano spostare i dati dai sistemi locali alla “nuvola”.  Il nuovo servizio di trasferimento permetterà di movimentare enormi quantità di dati nell’ordine dei petabyte (1015 byte) con facilità, gestendo tutto il lavoro di convalida dell’integrità dei dati mentre questi vengono spostati sul cloud. Sfruttando la massima larghezza di banda disponibile, questo sistema riduce i tempi di trasferimento dei dati gestendo automaticamente il controllo degli errori.

Schema che spiega come agisce il nuovo servizio di trasferimento di Google Cloud (Fonte: Google Cloud)

Il trasferimento funziona grazie all’installazione di un agente sul server locale dell’azienda che, grazie a un processo automatizzato, copia i dati dalla directory prescelta lasciando all’utente la possibilità di monitorare i processi di trasferimento dal pannello di controllo di Google Cloud.

Questo servizio può essere utilizzato per eseguire backup quotidiani, o anche orari, di enormi quantità di dati al fine di poter effettuarne un rapido ripristino, in caso di attacco ransomware, o di altri imprevisti che compromettano i dati salvati in locale.

La nuvola tuttavia è utile anche per tutte quelle aziende che lavorano con enormi moli di dati e hanno bisogno di spazio per caricare le informazioni. Questo nuovo servizio si aggiunge alla lunga lista di opzioni che Google offre per l’archiviazione dei dati sulla sua piattaforma cloud rivolte principalmente alle aziende.

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