San Valentino amaro per Zuckerberg: salta il lancio di Facebook dating in Europa

Sospeso il debutto del servizio di incontri del social network dopo un’ispezione del Garante della privacy irlandese negli uffici di Dublino

Annuncio del servizio Facebook Dating (Photo by Andrej Sokolow/picture alliance via Getty Images)

Facebook ha deciso di posticipare il lancio del suo servizio di incontri in Europa, Facebook Dating, previsto per la vigilia di San Valentino, a seguito di un’ispezione dei suoi uffici da parte dei funzionari del Data protection commission (Dpc) irlandese, il Garante della privacy locale.

Il Dpc ha pubblicato una dichiarazione con la quale informa di aver condotto un’ispezione negli uffici del social network a Dublino dopo aver appreso, solamente il 3 febbraio, l’intenzione di Facebook di lanciare l’app in tutta Europa il 13 febbraio 2020.

Eravamo molto preoccupati visto che quella era la prima volta in cui sentivamo parlare da parte di Facebook in Irlanda di questa nuova funzione, considerando che era loro intenzione farlo uscire domani, 13 febbraio”, si legge nella nota.

Il regolatore irlandese si aspettava che il social network fornisse una valutazione sulla protezione dei dati di Facebook Dating. Questa valutazione è tardata ad arrivare e a 10 giorni dalla data di lancio prevista per il servizio, non avendo ancora ricevuto nulla da Facebook, il Dpc ha deciso di intervenire: “I funzionari autorizzati del Dpc hanno condotto un’ispezione presso gli uffici di Facebook Ireland Limited a Dublino lunedì 10 febbraio e hanno raccolto la documentazione”.

A seguito della perquisizione degli uffici Facebook ha annunciato, nella notte tra l’11 e il 12 febbraio, l’intenzione di sospendere momentaneamente la diffusione del suo servizio d’incontri in Europa. Successivamente un portavoce di Facebook ha dichiarato in una nota che “è davvero importante effettuare il lancio giusto di Facebook Dating, quindi ci stiamo prendendo un po’ più di tempo per assicurarci che il prodotto sia pronto per il mercato europeo”.

Nessun riferimento all’intervento sul filo di lana del Dpc irlandese se non un breve commento nel quale Facebook, attraverso il suo portavoce, afferma di aver “lavorato con attenzione per creare solide misure di tutela della privacy” e di aver “condiviso queste informazioni con il Dpc irlandese prima del lancio europeo”.

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