Raccontare le performance di domani tra alpinismo e automotive

A Cortina d’Ampezzo, nell’ambito della manifestazione “Una montagna di libri”, l’alpinista Hervé Bermasse ha parlato insieme al direttore di Audi Fabrizio Longo della sua storia sportiva e delle affinità – sorprendenti – che possono nascere tra un alpinista e un’azienda quando si condividono valori comuni

È possibile un approccio ecologista all’alpinismo? A questa e altre curiosità sul mondo della montagna ha cercato di dare una risposta l’alpinista e scrittore Hervé Barmasse, in un incontro aperto al pubblico in compagnia del direttore di Audi Italia Fabrizio Longo, organizzato in seno alla manifestazione Una montagna di libri a Cortina d’Ampezzo.

È certamente possibile, sostiene Barmasse, ma non è la via più battuta – per utilizzare il linguaggio tipico della disciplina: basti pensare che ogni anno, sull’Himalaya, viene abbandonato l’equivalente di sette chilometri tra corde, funi e materiali plastici utilizzati durante le scalate. Per non parlare degli altri rifiuti. “Come si raggiunge una cima, per chi ama davvero la montagna, deve essere importante quanto raggiungere la vetta”, ha affermato Barmasse.

Lui è tra i pochi al mondo che tentano questo approccio, a testimonianza che, volendolo – seppur a fronte di incredibili sforzi – è possibile una rivoluzione Green anche in una disciplina che mai si penserebbe manchevole di rispetto verso l’ambiente.

È proprio l’adesione a questi valori che secondo l’alpinista permette la nascita di affinità con aziende che apparentemente non hanno nulla in comune, come nel suo caso e Audi: l’amicizia nata con Fabrizio Longo si basa sulla consapevolezza condivisa che tanto può essere fatto per l’ambiente, senza false promesse, tenendo conto dello stato dell’arte in cui si muove il settore automobilistico.

Sarebbe ipocrita dire che da domani tutta l’automotive possa diventare elettrica – ha detto Longociò non significa che la ricerca e lo sviluppo non debbano andare avanti, sperimentando soluzioni contingenti rispetto al contesto in cui vengono applicate. Questo non significa disinteressarsi al problema, ma anzi riconoscere che c’è e con onestà lavorare passo dopo passo per soluzioni percorribili”.

Consapevolezza dei limiti che, in un certo senso, unisce lo sport alle aziende, che si ritrovano a scalare e superare criticità rischiando di scivolare di fronte alle sfide.

La chiacchierata tra i due protagonisti della serata è proseguita intorno a vari temi: dal rapporto tra Barmasse e il padre – da cui ha imparato l’amore per la montagna e le sfide –, ai video delle sue straordinarie esperienze in giro per il mondo, tese a sgonfiare quella che lui stesso ha definito una letteratura sulla figura dell’alpinista eroe; in realtà è “un uomo normale che affronta la solitudine e la paura di morire attraverso sfide individuali”.

Lavorare “per la montagna”, ha aggiunto infine Longo, può significare anche sostenere iniziative come Una montagna di libri, manifestazione di cui Audi è partner, che da anni lascia, letteralmente, qualcosa in più ai suoi abitanti e agli oltre 20mila visitatori che partecipano agli appuntamenti del palinsesto. Palinsesto che anche quest’anno prosegue fino ad aprile inoltrato a Cortina d’Ampezzo.

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