I contagi da coronavirus fanno esplodere i prezzi di gel e mascherine sui siti di ecommerce

Denunce delle associazioni di consumatori per i rincari. Amazon vigili sulle offerte truffaldine. La Angelini dell’Amuchina potenzia la produzione

mascherine_coronavirus
(foto: Mladen Antonov/Afp/Getty Images)

Oltre duecento casi di contagio da virus Covid-19, o coronavirus, si contano in Italia dopo i primi registrati venerdì 21 febbraio. E sempre più persone decidono di acquistare gel igienizzanti e mascherine (benché l’uso delle seconde sia consigliato soprattutto a chi risulta contagiato). Tuttavia, oltre che nei centri focolaio del contagio, questi prodotti ormai scarseggiano anche altrove, così molti utenti li ordinano su piattaforme di ecommerce, dove però se ne trovano, in alcuni casi, a prezzi stratosferici.

Alcune associazioni di consumatori come Federconsumatori hanno deciso di denunciare questa pratica alla Procura della Repubblica e alla Guardia di Finanza, facendo sapere che in alcuni casi i venditori sui principali portali di ecommerce stanno applicando rincari soprattutto sui gel Amuchina e anche sulle classiche mascherine. Su Amazon si sono raggiunti anche i 22,5 euro per una confezione piccola di gel, con un rincaro del 650% e addirittura si arriva a un aumento del 1700% per le mascherine.

Federconsumatori, per esempio, dichiara che i prezzi monitorati dall’associazione oscillano tra gli 8,69 e i 10,90 euro per una confezione da 80 millilitri di gel Amuchina, mentre per quanto riguarda le mascherine l’associazione denuncia aumenti fino a 59,90 euro per 10 mascherine tipo Ffp 2 e fino a 99 euro per una confezione da 5 pezzi del tipo Ffp 3, quando normalmente gli stessi prodotti si trovano in commercio a un prezzo che varia dai 10 ai 25 euro per confezioni da 50 pezzi a seconda della tipologia.

Da parte sua, Amazon, che non è direttamente responsabile del prezzo di vendita stabilito dai venditori, fa sapere che procederà a rimuovere le offerte che violano regole. Anche le aziende che producono gli articoli igienico-sanitari fanno sapere di non aver aumentato i prezzi alla fonte, e che quindi i rincari sono applicati direttamente dai rivenditori. Angelini Pharma, che produce l’Amuchina, fa sapere che “l’azienda è impegnata a soddisfare l’incremento della richiesta sia aumentando la propria capacità produttiva sia riorganizzando le attività industriali al fine di dedicarsi prevalentemente alla produzione di disinfettanti.”

E contro l’aumento dei prezzi di questi prodotti si è espresso anche il presidente della Confederazione italiana piccola e media industria privata (Confapi) Maurizio Casasco, che chiede al governo un decreto urgente per impedire il fenomeno dell’aumento dei prezzi, come si legge su Repubblica. Favorevole a un intervento di questo tipo è anche il segretario generale della Cgil Maurizio Landini, che nella giornata di ieri ha incontrato la ministra del Lavoro, Nunzia Catalfo per discutere delle ricadute del coronavirus in ambito industriale. Ad ogni modo, le autorità mediche invitano a mantenere la calma e avvertono che farmacie e supermercati saranno presto riforniti di tutti i prodotti necessari.

Leggi anche

Potrebbe interessarti anche

loading...