Milik vuole andare alla Juve. La Lazio è crollata, Osimhen ed altro a Radio Punto Nuovo

Milik Napoli

Pionetti su Osimhen: è potente, veloce, sa dribblare, ha buona tecnica, anche un discreto assistman. Mi sembra un attaccante completo. Somiglia a Drogba? Sembra il gemello

‘Punto Nuovo Sport Show’, trasmissione in onda su Radio Punto Nuovo, sono intervenuti opinionisti e giornalisti per parlare del Napoli, di Milik che vuole andare alla Juventus, del crollo della Lazio, di Osimhen e di altro.

Questi i loro interventi ripoirtati da FirstRadioWeb.Com:

Baldini: “Milik vuole andare alla Juve: ecco cosa offre la società bianconera”

Sergio Baldini, Tuttosport: “Milik non ha intenzione di rinnovare il contratto con il Napoli in scadenza nel 2021 e tra le squadre interessate c’è la Juventus: il polacco ricambia l’interesse. Ha ancora un anno di contratto, dunque c’è bisogno di un accordo tra le due squadre e c’è già stata qualche chiacchiera con intermediari, Bernardeschi potrebbe essere il giocatore che sblocca l’operazione. La Juventus vorrebbe concludere con una o più contropartite tecniche, il Napoli chiede circa 40 milioni: c’è bisogno di un punto d’incontro. C’è ancora tempo, c’è margine, nessuno ha fretta ed ognuno tiene le proprie posizioni, ma il nome di Bernardeschi sembra essere la chiave. In termini di contropartite tecniche, la Juventus potrebbe anche arrivare alla valutazione di 40 milioni che fa De Laurentiis, un altro nome che si fa è quello di Romero in prestito al Genoa, non può essere valutato meno di 20 milioni. Romero e Luca Pellegrini farebbero 40 milioni, con Bernardeschi lo scambio sarebbe alla pari. È difficile stimare una percentuale sul possibile scambio, anche perché su Milik ci sono diverse squadre, ma a Gattuso piace Bernardeschi. Comunque non c’è fretta, si potrà chiudere anche il 4 ottobre, sicuramente ci sarà ancora un po’ di tira e molla”.

Chiariello: “Finestra ancora semi aperta per la lotta Scudetto, la Lazio è crollata e rischia il secondo posto”

Umberto Chiariello, con il suo EditoNuovo: “Tutti di nuovo a dare la patente di cretino a Sarri di cui mi interessa poco. Qualcuno mi ha dato dell’omosessuale visto che lo difendo in maniera indebita. Il problema è uno: a me non piacciono le critiche esagerate e faziose o l’odio puro. Sarri al Napoli ci ha dato tantissimo, poi ci ha deluso come uomo e per le sue scelte, ma ciò non toglie ciò che ha fatto con noi. Non significa riconoscenza eterna, ma dobbiamo dire che ha avuto in mano la Juve meno adatta alle sue idee. A noi napoletani fa godere tantissimo la sconfitta di ieri e riapre una piccola finestrella per la lotta scudetto, ma la Lazio è crollata. Questa Lazio con infortuni, depressione, non è in grado di reggere questi ritmi: è crollata e rischia il secondo posto dall’Atalanta”.

Bergonzi: “Il VAR sta diventando troppo televisivo. Va fatto un passo indietro da parte di tutti e tornare ad arbitrare come una volta”

Mauro Bergonzi, ex arbitro: “Se vogliamo evitare che vengano assegnati dei rigori, allora tocca tagliare le braccia ai giocatori. Sicuramente la Lazio non ha fatto una delle migliori partite, ma trovo fuori luogo l’assegnazione di quel calcio di rigore, va in contrasto anche con il regolamento. Calcio di rigore che non c’è, le braccia non potevano essere in un altro modo, il pallone è finito nella parte poco sotto al bicipite, è involontario. Non era un calcio di rigore da assegnare, infatti ci sono stati vari dubbi a riguardo. Dobbiamo riprendere il valore vero del calcio, ieri la partita Lecce-Lazio è durata 100′, per forza gli ascolti diminuiscono, la gente si annoia. Diamo regole più semplici agli arbitri e gli stessi direttori di gara, arbitrassero come una volta, il VAR nasce per i chiari ed evidenti errori, per il resto devono decidere. Il VAR sta diventando troppo televisivo, specialmente post lockdown, non va bene. Gli arbitri al VAR stanno prendendo più autorità di quelli in campo: è il male del calcio. Va fatto un passo indietro da parte di tutti e tornare ad arbitrare come una volta: ‘comando io in campo, voi aiutatemi’. In Inghilterra tutti questi episodi di mano, non vengono intesi come fallo. Lì intervengono solo in situazioni chiare ed evidenti, tutto ciò che è dubbio, passano sopra, non vanno neanche a controllare”.

Pionetti: “I veri tifosi non sono razzisti: vi presento Osimhen”

Enrico Pionetti, allenatore dei portieri della Nigeria: “I portieri nigeriani sono di medio livello, il problema delle nazionali africane sono quasi sempre i portieri. È il tallone d’Achille di ogni nazionale africana, grandi potenzialità fisiche, ma deficit di concentrazioni. Prendono scelte completamente sbagliate, l’errore può causare danni irreparabili. Osimhen? Quello francese è un buon campionato, ma sempre di passaggio per poi alzare l’asticella con un campionato inglese, italiano o spagnolo. È un campionato dove uno si forgia per fare un salto di qualità importante. Le cifre dell’acquisto non sta a me discuterle, è un giocatore dalle grandi potenzialità. È potente, veloce, sa dribblare, ha buona tecnica, anche un discreto assistman. Mi sembra un attaccante completo. Somiglia a Drogba? Sembra il gemello, sia come struttura fisica che nell’espressione di gioco. È un giocatore che sul campo sa farsi rispettare, in gruppo si è sempre presentato bene, molto gioviale, è un ragazzo di ottima prospettiva. Italia razzista? Sono situazioni non facili, sappiamo che a volte in Italia troviamo frange di pseudo tifosi che creano disagio. È umano essere infastiditi, ci sono persone che si lasciano scivolare addosso le cose ed altri che ne soffrono. Il vero tifoso va allo stadio ed applaude, non importa il colore della pelle, tutto il resto è un atteggiamento da persone stupide”.

Chiariello: “Lobotka è costato più di Demme: può essere quel regista di classe che serve al Napoli”

Umberto Chiariello, con il suo EditoNapoli: “Ben vengano le diffide e le squalifiche perché ci permettono di vedere altro. È da un po’ che metto nel mirino Lobotka, perché sono convinto sia un giocatore di livello superiore a Demme. Non dico che  Demme non sia un buon giocatore, è stato l’elemento chiave della riscossa azzurra, tatticamente si fa sentire molto, ma ha limiti tecnici evidenti. Lobotka è costato molto più di Demme e può essere determinante per trovare quel regista di classe che serve al Napoli”.

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About Vincenzo Vitiello

Giornalista

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