Scania, il trasporto sostenibile del futuro oggi passa dall’elettrificazione

Il colosso svedese ha lanciato la sua prima gamma di veicoli elettrici, un passo fondamentale per ribadire una visione industriale e culturale che guarda alla decarbonizzazione totale della mobilità commerciale entro il 2050

Siamo tutti in viaggio verso un mondo più sostenibile, con l’obiettivo di raggiungere i risultati fissati, ciclicamente, nei più importanti summit mondiali dedicati al clima e all’ambiente. Per rallentare il riscaldamento globale bisogna accelerare, essere più veloci nella riduzione delle emissioni e nel generale ripensamento del modo in cui viviamo, produciamo e ci spostiamo.

La partita è complessa ma, a differenza del passato, giocano nello stesso team anche quei grandi player tradizionalmente visti come inquinanti. E invece, nel loro segmento di competenza, dall’energia alla mobilità, stanno lavorando in profondità per un cambiamento sistematico, facendo perno su tecnologia, innovazione ma anche sulla sinergia con decisori politici, partner commerciali, enti scientifici. Nel prossimo futuro guarderemo con occhi diversi, ad esempio, i veicoli per il trasporto a lungo raggio che incroceremo lungo i nostri viaggi. Per anni li abbiamo accettati come uno scotto da pagare, all’ambiente e alla circolazione, in nome dell’approdo sicuro delle merci in tutto il mondo. Ma grazie alla costante innovazione sono diventati gli alleati in quel processo urgente di corsa alla mobilità sostenibile. Non è facile percepire come green un mezzo che pesa oltre 40 tonnellate e monta un motore da 500 cavalli: eppure – innovando sul fronte della catena cinematica, della resistenza aerodinamica, della strumentazione software – è possibile portare sulla strada veicoli che impattano meno pur continuando a consumare carburante.

È con questo approccio che – ad esempio – un autocarro Scania ha vinto per quattro anni di fila in Germania titolo di Green Truck dell’anno.

Ma la casa svedese è nel pieno dei suoi sforzi per la costruzione di soluzioni di trasporto in grado di pesare sempre meno sul pianeta. Nel 2021 Scania taglierà il traguardo dei 130 anni dalla fondazione e gli obiettivi per il prossimo futuro sono sempre più ambiziosi. Come annunciato infatti dal Ceo e presidente Henrik Henriksson, l’azienda di Södertälje punta a lanciare ogni anno veicoli a propulsione elettrica per l’intera gamma di prodotti, quindi anche nel segmento viaggi a lungo raggio e costruzione.

La rivoluzione in nome dell’elettrico ha fatto un notevole passo avanti il 15 settembre 2020 con il lancio sul mercato della prima gamma di camion elettrici per le applicazioni urbane, in versione ibrida plug-in e fully electric. Chi guida il veicolo totalmente elettrico, con motore da 230 kW, ha a disposizione un’autonomia fino a 250 chilometri per singola carica se sceglie la soluzione a nove batterie pari a 300 kWh (è disponibile anche la versione cinque batterie, a 165 kWh). Chi opta per l’ibrido, può invece percorrere fino a 60 chilometri con la propulsione leggera, sfruttando una capacità installata pari a 90 kWh (che si alterna alla tradizionale propulsione del motore a combustione interna): per ambo i mezzi invece non cambia la combinazione con le cabine in dotazione, serie L e P.

Un’evoluzione di prodotto necessaria per offrire al proprio target di riferimento mezzi meno inquinanti, più sostenibili, al passo con i bisogni del tempo e con la crescente curiosità verso l’elettrico.

Come molti altri player, l’azienda svedese deve ridurre le emissioni legate alle sue operazioni. Tuttavia è consapevole che gran parte del suo impatto ambientale si produce on the road, quando i suoi veicoli sono in strada, utilizzati dai clienti in tutto il mondo, ogni giorno, per diversi scopi. E, solo nell’ultimo anno, Scania ha consegnato 91.700 camion, 7.800 autobus e oltre 10mila motori industriali e marini ai suoi clienti. Offrire soluzioni elettriche significa fare la propria parte, sul medio-lungo tempo, per raggiungere un obiettivo fissato al 2050: un trasporto commerciale completamente fossil-free, un impegno su vasta scala che Scania ha discusso ospitando il Sustainable Transport Forum 2018 a Stoccolma, luogo di confronto con i leader scientifici e i policy maker.

Per raggiungere il target di un trasporto a zero emissioni di CO2, sono necessari più cambiamenti simultanei, oltre a quelli che investono il core business di un attore dell’ingegneria: i veicoli elettici sono fondamentali ma l’infrastruttura stradale deve evolvere, offrendo più stazioni per la ricarica o puntando sull’elettrificazione delle autostrade (la stessa Scania, con il know how maturato in Svezia, supporta in Germania un progetto di ricerca, in cui i camion si ricaricano mentre viaggiano su autostrade elettrificate, cofinanziato dal governo tedesco). Progressi sono necessari, in ottica decarbonizzazione, anche sul fronte delle soluzioni per la logistica intelligente, della produzione su ampi volumi di biocarburanti rinnovabili o sul lungo termine con lo sviluppo di tecnologie come le celle a combustibile, guardando a un quadro più ampio e sistematico.

Il colosso svedese, sulla scia dell’analisi promossa con il suo The Pathways Study: Achieving fossil-free commercial transport by 2050, ha aperto la discussione sul tema a importanti società che operano in altri settori e aziende, con l’obiettivo di promuovere cambiamenti più trasversali, ragionando non più come attori singoli ma come protagonisti di una coalizione che punta alla medesima svolta. E.ON, H&M e Siemens sono co-founding partners dell’iniziativa. Più recentemente, si è aggregrata anche Ericsson. La rivoluzione elettrica con l’approdo sul mercato della nuova gamma di veicoli si inserisce quindi all’interno di un impegno su più direttrici: soddisfare la domanda di veicoli a propulsione leggera; contribuire a ridisegnare la mobilità del futuro; onorare gli impegni presi per tagliare le emissioni climalteranti delle sue operazioni del 50 per cento entro il 2025 (e del 20 per cento, dai suoi prodotti, nello stesso arco di tempo che, come detto in precedenza, è dove si generano la maggior parte delle emissioni).

I clienti che scelgono le soluzioni elettriche si uniranno al cambiamento e al raggiungimento di quegli obiettivi, indicati dall’Accordo di Parigi sul clima (contenere il rialzo della temperatura globale al di sotto dei 2 gradi centigradi), che non possono essere più ignorati per il futuro del pianeta.

Il tema ambientale è prioritario ma, coloro che introdurranno nella propria flotta mezzi elettrici Scania, si apriranno anche ad altre evoluzioni: una propulsione green consente più flessibilità di accesso nelle diverse aree urbane e una rimodulazione degli orari in cui si effettuano le operazioni, perché, grazie a mezzi più silenziosi, anche le consegne in notturna o all’alba diventano più vantaggiose. Anche l’esperienza di guida è un incentivo a entrare nel futuro, per gli autisti di nuovo e lungo corso, senza dover rinunciare in alcun caso alle performance a cui l’azienda ha abituato i suoi clienti nel corso di una lunga e solida storia industriale.

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