Ocse, Europa si prepari a seconda ondata evitando lockdown

(ANSA) – PARIGI, 19 NOV – “L’Europa deve prepararsi meglio
per uscire dalle nuove rigorose misure di contenimento” per
fronteggiare la seconda ondata del coronavirus: questo l’appello
lanciato dall’Ocse in occasione della presentazione a Parigi del
rapporto ‘Health at a Glance Europe 2020’. Per l’Ocse, è oggi
più che mai “fondamentale che “i responsabili politici
pianifichino strategie efficaci per riaprire le loro economie al
fine di evitare ulteriori lockdown”. Secondo il rapporto
pubblicato oggi, ciò dovrebbe includere politiche di test,
tracciamento e isolamento molto più efficaci, che possano essere
seguiti in modo facile dai cittadini, nonché migliori misure di
distanziamento sociale. L’Europa, avverte l’Ocse, “è di nuovo
diventata un hotspot Covid-19. Al 15 novembre 2020, oltre 10
milioni di persone in Europa erano state infettate e più di
265.000 erano morte a causa” del nemico invisibile, “con numeri
che continuano a crescere rapidamente”. Il rapporto sottolinea,
tra l’altro, che “vietare i grandi raduni, incoraggiare le
persone al telelavoro, obbligare a indossare la mascherina in
pubblico e incoraggiarne l’uso in riunioni private che
coinvolgono gruppi a rischio nonché limitare rigorosamente la
capacità in ristoranti, negozi e altri luoghi pubblici al
coperto, possono fare molto per ridurre il virus.
    L’organizzazione ha poi osservato che il coronavirus “ha colpito
in modo sproporzionato le persone anziane e le persone affette
da malattie croniche e che “in numerosi Paesi, ci sono stati
almeno due mesi di ritardo tra i primi casi segnalati da
Covid-19 e la pubblicazione delle linee direttive per prevenire
le infezioni nelle case di riposo”. (ANSA).
   

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