I piani dell’Italia per scuole e Comuni più digitali

Via libera della Commissione europea al piano per portare la banda ultralarga in 12mila scuole. Il 92% dei Comuni aderisce al fondo per la digitalizzazione

Connessione internet Foto di Michal Jarmoluk da Pixabay
Connessione internet Foto di Michal Jarmoluk da Pixabay

La Commissione europea ha approvato il sostegno pubblico proposto dall’Italia, pari a 325 milioni di euro, per fornire a 12mila scuole una connessione internet ultraveloce. Si tratta di scuole che si trovano in zone dello Stivale dove gli investimenti privati non sono stati sufficienti per fornire a studenti e insegnanti una connessione abbastanza veloce.

L’intervento presentato dall’Italia e approvato dal Bruxelles riguarda solamente le scuole la cui connessione ha una velocità di download inferiore ai 300 Megabit per secondo (Mbps). Per individuarle le autorità italiane hanno effettuato una mappatura del territorio valutando le infrastrutture presenti. Al momento della proposta dei finanziamenti l’Italia ha sottolineato come una connessione internet a altissima velocità possa essere uno strumento essenziale per la didattica a distanza, realtà diventata fondamentale durante la pandemia di coronavirus.

Per la Commissione il regime proposto è in linea con le norme per gli aiuti di Stato e contribuirà al raggiungimento degli obiettivi strategici dell’agenda digitale europea.

I finanziamenti potranno quindi consentire, nelle scuole interessate, la realizzazione di una rete in grado di connettersi al web con una velocità di download pari a 1 Gigabit per secondo (Gbps). “La misura aiuterà gli studenti e gli educatori anche nel contesto della pandemia di coronavirus, dando loro accesso agli strumenti didattici online attuali e futuri”, spiega Margrethe Vestager, vicepresidente esecutiva e commissaria responsabile della politica di concorrenza dell’Unione europea.

Digitalizzazione dei comuni

Sono 7.246 su un totale di 7.904 i Comuni che hanno chiesto il sostegno economico per avviare il processo di digitalizzazione come previsto dal decreto legge sulla Semplificazione e innovazione digitale.

Entro il 28 febbraio 2021 tutte le amministrazioni saranno tenute a passare al sistema pubblico d’identità digitale (Spid) e all’utilizzo della carta d’identità elettronica per accedere ai servizi digitali. Inoltre le autorità locali dovranno integrare la piattaforma pagoPa e migrare i loro servizi nell’applicazione I0 per consentirne l’accesso anche da dispositivi mobili. Questo processo di trasformazione digitale ha l’obiettivo di aiutare i comuni a fornire ai cittadini servizi digitalizzati semplici da utilizzare.

Le risorse destinante ai comuni messe a disposizione dallo Stato per questa manovra ammontano a 43 milioni di euro e le quote destinate ai comuni verranno suddivise in base alla popolazione residente. I finanziamenti verranno erogati in due parti. Il primo 20% coprirà le spese delle attività concluse entro la data del 28 febbraio, il restante 80% verrà erogato entro il 31 dicembre 2021 a seguito di una verifica dell’effettivo completamento di tutte le attività.

È un buon risultato perché evidenzia una strategia comune di digitalizzazione delle amministrazioni, sia centrali sia locali”, ha commentato la ministra per l’Innovazione tecnologica e la digitalizzazione Paola Pisano.

Leggi anche

Potrebbe interessarti anche

loading...

Lascia un commento