Per la prima volta il valore del bitcoin raggiunge i 50mila dollari

Continua il rally della criptovaluta, la cui valutazione è cresciuta del 74% dall’inizio dell’anno, nonostante le accuse di bolla speculativa da parte dei più scettici

BitcoinSe una soglia psicologica c’era, quella dei 50mila dollari di quotazione, il bitcoin l’ha superata per la prima volta nella sua storia martedì 16 febbraio, continuando la sua ascesa intorno ai 51mila dollari. Nelle ultime 24 ore è stato determinante uno scatto di circa il 3,6% per la criptovaluta dominante, che ora capitalizza 946,6 miliardi, su un totale del mercato di 1.524 miliardi di dollari secondo i dati CoinMarketCap.

La crescita è stata del 74% da inizio 2021, sulla scia di un rally partito un anno fa: a marzo 2020 il bitcoin era sceso a meno di 5mila dollari. Sono stati diversi gli eventi che hanno scandito il percorso nell’ultimo mese e mezzo. Nel giorno del suo 12esimo compleanno, il 3 gennaio, la moneta virtuale viaggiava su 34mila dollari e poco dopo Jp Morgan ha valutato il potenziale in 146mila dollari sul lungo termine. Il bitcoin potrebbe, secondo alcuni osservatori, diventare un asset simile all’oro in un momento in cui le banche centrali immettono liquidità per sostenere l’economia colpita dalla pandemia. Il percorso è proseguito tra i consueti alti e bassi, con oscillazioni anche del -21% capaci di bruciare 200 miliardi nell’arco di una domenica.

Un ruolo da influencer e player finanziario planetario se l’è ritagliato Elon Musk, con l’hashtag #bitcoin alla sua bio su Twitter: pochi giorni dopo Tesla ha acquistato bitcoin per 1,5 miliardi di dollari, annunciando di voler accettare pagamenti con questa valuta e spingendo in una sola giornata la quotazione da 39mila a 47mila dollari. Mastercard ha preso atto del “trend inequivocabile” e ha annunciato di prepararsi ad accettare transazioni con le criptovalute sul proprio network. Inoltre, ha rivelato contatti con diverse banche centrali per collaborare a realizzare valute digitali di stato.

Intanto MicroStrategy, azienda che tra agosto e dicembre ha acquistato bitcoin per 850 milioni di dollari, ha annunciato martedì di voler emettere bond convertibili per 600 milioni di dollari in modo da comprarne ancora. La stessa città di Miami sta studiando la criptovaluta per investire e pagare i suoi dipendenti.

Se da un lato i cripto-entusiasti fanno parlare di sé, non mancano gli scettici a ogni livello. Secondo un’indagine di Deutsche Bank, ancora a gennaio l’89% degli investitori riteneva il bitcoin e alcuni titoli tech (come Tesla) una bolla speculativa. L’autorità di controllo finanziaria britannica, Fca, ha messo sul chi va là i risparmiatori in cerca di profitto facile: dovrebbero prepararsi anche a “perdere tutto”.

Anche l’economista Nouriel Roubini si è schierato contro il bitcoin come asset rifugio, spiegando che “i token cripto sono un ritorno al baratto dell’età della pietra”, aggiungendo che il valore del bitcoin “fondamentale è negativo, a causa dell’enorme impatto ambientale”, causato dal consumo di energia elettrica. Il filosofo Nassim Nicholas Taleb ha raccontato di essersi “liberato dei bitcoin: una valuta non dovrebbe mai essere più volatile dei beni che compri e vendi usandola. Non puoi usarlo per dare un prezzo alle merci”. Il bitcoin, nel frattempo, continua a correre.

Leggi anche

Potrebbe interessarti anche

loading...