Juventus, possibile rivoluzione alle porte

La Juventus deve far fronte alla situazione interna al club.

La Juventus, col termine della stagione, è chiamata a risolvere parecchi problemi e dubbi interni. Ecco quanto riportato da “Calciomercato.it“:”

Sono tantissimi i punti interrogativi che accompagnano la Juventus del domani. I bianconeri ad Udine, con una vittoria, hanno chiuso un’annata quasi del tutto da dimenticare, che ha visto la squadra di Allegri fuori dalla Champions e condizionata anche da un -10 in classifica.

Tante le cose che non hanno funzionato in questa stagione di Juventus, con lo stesso allenatore toscano che più volte è finito al centro della bufera. Le critiche nei confronti di Allegri non sono mai mancate, così come non mancano nubi ed incertezze per quello che potrebbe essere il suo destino.

L’allenatore livornese ha infatti parlato in modo criptico al termine della gara vinta contro l’Udinese, lasciando quindi aperta la porta ad ogni opzione che deciderà chiaramente la società.

Più di qualcosa è quindi da definire tra le fila della Juventus, che non può di certo permettersi un’altra annata a zero titoli come le ultime due, quelle del ritorno a Torino dello stesso Allegri.

In merito all’allenatore toscano è intervenuto il giornalista Romeo Agresti, che sul proprio canale YouTube ha analizzato proprio le parole post Udine: “Colpiscono le parole di Allegri, secondo me c’è una spaccatura sempre più evidente. Il riferimento a Francesco Calvo è puramente voluto. Ci sono visioni interne contrastanti, certe dichiarazioni sono forti, pesanti, e fanno pensare ad una incompatibilità”.

Agresti ha quindi proseguito ribadendo: “Allegri non è sereno, ha vissuto un’annata durissima e, alle volte, è stato lasciato eccessivamente solo. Ma le due stagioni bis di Allegri sono insufficienti. Se ci sono fratture così evidenti, come quella tra Allegri e Calvo, bisogna prendere decisioni forti. Che l’allenatore lanci delle frecciatine ad un suo superiore, fa molto riflettere. Non sono dichiarazioni da Juve, non fanno parte del dna del club. Il quadro è estremamente caotico”.

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