Papà single adotta bimba Down: “Ho capito subito che era mia figlia”

La storia di Luca Trapanese, il papà che nel 2018 ha adottato una bimba affetta da sindrome di Down dopo che altre venti famiglie l’avevano rifiutata.

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A un anno di distanza dalla favola che ha fatto commuovere l’Italia, Luca Trapanese racconta di come aver adottato una bimba affetta da sindrome di Down gli abbia cambiato la vita in meglio e donato una nuova prospettiva da uomo e da papà. In un’intervista rilasciata lo scorso 29 novembre a Bored Panda, il 41enne napoletano ripercorre le tappe che lo hanno portato ad adottare la piccola Alba nel 2018, quando aveva appena 13 giorni di vita e dopo che venti famiglie avevano rifiutato di accoglierla.

Papà single adotta bimba Down

Nell’intervista, Luca racconta di come la sua precedente esperienza a contatto con le persone disabili lo abbia condotto alla decisione di adottare un figlio colpito da una grave malattia: “Da quando avevo 14 anni, ho fatto volontariato e lavorato con i disabili.

Ho ritenuto di avere la giusta esperienza e competenza per farlo”.

L’uomo parla infatti di quando durante l’adolescenza assistette il suo migliore amico costretto in ospedale a causa di un cancro molto aggressivo: “La morte di Diego mi ha lasciato una profonda consapevolezza di cosa significasse vivere con una malattia, ecco perché ho iniziato a fare volontariato in una chiesa di Napoli per aiutare le persone gravemente malate e i bambini con disabilità”.

L’incontro con Alba

La decisione di diventare padre è maturata sopratutto durante gli 11 anni in cui è stato insieme al suo ex compagno, col quale spesso discuteva dell’idea di adottare un bambino. Un’idea che non è svanita nemmeno a seguito della fine della sua relazione: “Volevo ancora diventare padre, ma al momento non era possibile per un genitore single adottare.


Poi le cose sono cambiate e all’inizio del 2017 ho presentato domanda di adozione. Mi è stato detto che mi sarebbe stato affidato solo un bambino con problemi”.

Alla fine al luglio del 2018 è arrivata Alba, che a 13 giorni dalla nascita e dopo essere stata data in adozione dalla madre naturale era stata rifiutata da venti famiglie proprio perché Down. Luca Trapanese però ha scelto di non fermarsi davanti a quello che tutti reputavano un ostacolo: “Era la prima volta che tenevo un neonato in braccio. Ero spaventato all’idea, ma immediatamente mi sono reso conto di essere pronto a essere suo padre. La prima volta che l’ho tenuta in braccio sono stata sopraffatto dalla gioia. Ho capito subito che era mia figlia.


Mi ha portato la felicità, la realizzazione. Sono orgoglioso di essere suo padre”.

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