Starbucks aprirà a Roma in un’ex libreria

La mastodontica catena di caffetterie ha scelto l’ex libreria Maraldi, proprio accanto al Vaticano. E c’è chi ripensa alle polemiche che hanno accompagnato l’inaugurazione di un McDonald’s a Borgo Pio nel 2017

(foto: Getty Images)

Lo sbarco del Frappuccino nella Capitale era atteso per l’autunno 2019, ma è stato rimandato. Non ancora per molto, pare: mentre sul suo sito Starbucks cerca figure lavorative da inserire nel locale di Roma, Gugsto ha rivelato che la location scelta sarà l’ex libreria Maraldi, proprio accanto al Vaticano

La mastodontica catena di caffè, fondata a Seattle nel 1971, punta quindi, in primis, ad attrarre i turisti in visita a Roma: l’ex libreria si trova infatti su viale dei Bastioni di Michelangelo, accanto a pizza del Risorgimento e una nota gelateria (Old Bridge), affacciata sulle mura del Vaticano.

L’immobile scelto, spiega Gugsto, ha 11 vetrine e ospiterà una caffetteria Starbucks tradizionale. Non, cioè, una Reserve Roastery, come quella aperta a Milano in piazza Cordusio a settembre 2018 (la prima insegna della catena in Italia). A oggi, Starbucks conta locali a Milano appunto, all’aeroporto di Malpensa e a Torino. Nel 2017 l’imprenditore Antonio Percassi (licenziatario delle caffetterie nel nostro paese) aveva annunciato di puntare a 200/300 locali.

L’apertura a Roma potrebbe arrivare, secondo Gugsto, per l’estate. Tempo di ristrutturare, affrontare la burocrazia, selezionare store manager e assistant store manager (le due figure lavorative aperte sul sito di Starbucks), formare il personale.

La scelta della location, a due passi da San Pietro, a molti ha riportato alla mente le polemiche che hanno accompagnato l’apertura di un McDonald’s a Borgo Pio (storica zona attaccata al Vaticano) nel 2017.

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