Consiglio Ue valuta sanzioni a Russia, Bielorussia, Birmania

 “In risposta al colpo di stato militare” in Birmania, “l’Unione Europea è pronta ad adottare misure restrittive nei confronti dei diretti responsabili”. Si legge nelle conclusioni adottate dal consiglio Esteri Ue. “L’Unione europea cercherà di evitare misure che potrebbero avere ripercussioni negative sulla popolazione della Birmania, soprattutto sui più vulnerabili. Il Consiglio invita l’Alto rappresentante e la Commissione europea a sviluppare proposte adeguate al riguardo”, si spiega nel documento. 

“La Russia è su un percorso conflittuale con l’Ue. Nel caso Navalny c’è” anche “un chiaro rifiuto di considerare la decisione della Corte europea dei diritti umani. Avremo un’importante discussione su come reagire.
    Spero lo faremo in modo determinato e unito”. Così l’Alto rappresentante dell’Ue, Josep Borrell, arrivando al Consiglio Esteri, dove oggi è prevista anche una videochiamata col segretario di Stato Usa, Antony Blinken.

   Secondo più fonti diplomatiche, dalla riunione si attende la luce verde politica per sanzioni mirate a funzionari o oligarchi russi per il caso di Alexei Navalny e la repressione dei manifestanti. Misure restrittive mirate potrebbero essere decise anche per la Birmania, dove preoccupano le “violazioni dei diritti umani”, e per la Bielorussia, dove “la repressione sta aumentando, con l’intimidazione della popolazione e della società civile”.

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