Il piano di Google e Facebook per ridurre a zero le emissioni nel 2030

Il colosso dei motori di ricerca e il social network programmano un piano decennale per rifornirsi solo di energie pulite

Impianto eolico in Danimarca (Getty Images)
Impianto eolico in Danimarca (Getty Images)

Google e Facebook intendono portare a zero le loro emissioni di anidride carbonica entro il 2030. “La scienza è chiara: il mondo deve agire ora se vogliamo evitare le peggiori conseguenze del cambiamento climatico”, dichiara Sundar Pichai, amministratore delegato del gigante di Mountain View nel blog della società. “Il cambiamento climatico è reale. La scienza è inequivocabile e la necessità di agire diventa ogni giorno più urgente”, fa eco Facebook nel suo blog.

Il percorso di Google

Google dichiara di essere stata la prima grande azienda tecnologica a diventare carbon neutral nel 2007. Dieci anni dopo ha tagliato il traguardo del 100% dei consumi energetici foraggiati da fonti rinnovabili, diventando la più grande azienda al mondo ad acquistare energia verde. Ora però l’azienda vuole fare uno sforzo maggiore e si impegna, parola di Pichai, “24 ore su 24, 7 giorni su 7” a utilizzare energia che sia prodotta senza emissioni di carbonio.

L’ad stima che questo ulteriore impegno ambientale di Google genererà “oltre 20mila nuovi posti di lavoro per l’energia pulita e nei settori associati, negli Usa e nel resto del mondo, entro il 2025”. Data center e campus di Google in tutto il mondo verranno quindi alimentati con energie pulite. “Questo è molto più impegnativo rispetto all’approccio tradizionale di abbinare l’utilizzo di energia con l’energia rinnovabile” commenta Pichai, “ma stiamo lavorando per farlo entro il 2030”.

In aggiunta, dice Pichai, “atiamo investendo nelle regioni di produzione per consentire 5 gigawatt di nuova energia priva di emissioni di anidride carbonica, aiutando 500 città a ridurre le loro emissioni ci CO2 e trovando nuovi modi per responsabilizzare oltre 1 miliardo di persone attraverso i nostri prodotti”.

L’impegno di Facebook

Menlo Park ha deciso di intervenire e, sulle orme dell’esperienza maturata con il Centro informazioni Covid-19, ha creato un centro informazioni dedicato alla scienza del clima.

La società ha affermato che utilizzerà il Climate Science Information Center per presentare fatti, cifre e dati provenienti dall’Intergovernmental panel on climate change (Ipcc) e dalla loro rete globale di partner scientifici del clima, tra cui il programma ambientale delle Nazioni Unite (Unep), la National oceanic and atmospheric administration (Noaa), la World meteorological organization (Wmo) e altre realtà. Questo centro informativo verrà avviato nelle prossime settimane in Francia, Germania, Regno Unito e Stati Uniti.

Facebook ha fatto sapere che le sue operazioni globali diventeranno carbon-neutral entro la fine del 2020 grazie all’utilizzo al 100% di energie rinnovabili, mentre entro il 2030 punta ad azzerare le emissioni di carbonio.

Il cambiamento climatico è una crisi che saremo in grado di affrontare solo se lavoreremo tutti insieme su scala globale“, commenta Facebook spiegando che si dedicherà anche ad affrontare il più possibile la disinformazione sul clima.

Come per tutti i tipi di affermazioni smentite dai suoi fact-checker, Facebook si impegna a ridurre la visibilità delle fake news. Il social network applicherà un’etichetta di avviso sopra questi post, su Facebook e su Instagram, in modo che gli utenti possano capire che il contenuto è stato valutato come falso.

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