Le Guide di Instagram stanno inventando nuovi modi di raccontare storie online

E tante realtà editoriali e non hanno già iniziato a usare la nuova funzione in modi creativi e da tenere d’occhio: qui passiamo in rassegna i casi più eclatanti

(foto: Instagram Guides)

Da oggi notizie e approfondimenti si leggono anche su Instagram. Il social delle foto, dopo aver puntato tutto sui video di Stories e Reels, sceglie di sfondare in un settore tradizionalmente non suo, offrendo agli utenti la possibilità di affiancare del testo al materiale audiovisivo presente sulla piattaforma. È la nuova funzione Guide che, dopo un primo periodo di sperimentazione riservata ai creator, è diventata disponibile per tutti da metà novembre. Con essa, Instagram sembra voler fare un tentativo di spostare il proprio focus da immagini e video di veloce fruizione a contenuti con un taglio decisamente più editoriale. 

Ma cos’è – e come funziona – una Guida di Instagram? Si tratta di uno spazio in cui condividere storie, consigli, tutorial e, perché no, anche interviste, mantenendo uno stretto collegamento con i principali contenuti del social. Nella pratica, le guide sono disponibili in 3 formati: quelle in cui si selezionano i luoghi, quelle dedicate ai prodotti della piattaforma di shopping e, infine, le più interessanti, ovvero quelle che si basano sui post condivisi o dal proprio profilo o salvati da quelli di altri. Tutti i formati permettono di inserire i classici hashtag e menzioni ad altri account, oltre alla possibilità di scegliere un’immagine di copertina. Le Guide create vengono raccolte in un’apposita tab sulla propria pagina, ma possono anche essere condivise nelle Stories o inviate nei messaggi.

In questi primi quattro mesi dal loro sbarco su Instagram, c’è già chi ha provato a sfruttare le Guide con un taglio editoriale grazie a degli spunti interessanti. Creare una Guida con dei contenuti condivisi in precedenza può essere un modo intelligente di generare nuova interazione con post più vecchi. È quello che sta facendo l’account de El Mundo. La pagina del quotidiano spagnolo si sta servendo delle Guide per dare nuova vita ai post che hanno avuto maggiore interesse. E così possiamo trovare quattro tipi di Guide differenti, in una sorta di Top 5. “I luoghi preferiti dai lettori” è una raccolta dei migliori scatti condivisi dai follower che hanno seguito l’hashtag #MiLugarFavorito. Una scelta che va nell’ottica di instaurare un filo diretto con il proprio pubblico e che in qualche modo può fidelizzare gli utenti. Nella guida “Post con più like”, invece, troviamo l’elenco dei contenuti più apprezzati dai lettori: El Mundo sceglie di sfruttare il testo per inserire delle didascalie in grado di farci capire il contesto degli scatti. Oltre alle immagini legate alla pandemia, c’è anche la storia di Amber Hoffman: le due foto messe a confronto raccontano il suo percorso di rinascita dalla tossicodipendenza. Nella Guida immediatamente successiva postata da El Mundo ci rendiamo conto che non per forza i post con più like, sono anche quelli più commentati: tra questi, la storia di cinque ragazzi cinesi che a inizio febbraio 2020 si videro vietare l’ingresso in un pub di Huelva, in quanto ritenuti potenziali diffusori del coronavirus. E poi le discriminazioni subite da alcuni lavoratori di supermercati e Croce Rossa: una volta scoppiata ufficialmente la pandemia, questi lavoratori hanno iniziato a ricevere messaggi minatori dai loro vicini: “Trovatevi un’altra casa”. Arriviamo dunque ai video più visti del 2020, un modo per tenere insieme i video virali in quello che potrebbe essere un cassetto di traffico assicurato: si va dalla ragazza che surfa durante il lockdown, al bimbo che dorme insieme al cane fino al furto in diretta durante una lezione in Dad. 

Altra scelta è stata fatta da National Public Radio, l’organizzazione indipendente no-profit di oltre 900 stazioni radio statunitensi. Questo account ha sfruttato le Guide per stilare delle Faq legate al coronavirus elencando una serie di vignette dedicate al tema. La sua idea punta ancora sulle immagini, ma dare un titolo a una foto può rivelarsi una trovata vincente: il nostro occhio è ormai abituato a scorrere il feed di Instagram senza prestare particolare attenzione, in quanto riconosce contenuti impaginati tutti nella stessa maniera. Nella Guida invece possiamo distinguere un argomento dall’altro e, nel caso specifico delle Faq, possiamo facilmente trovare la domanda di cui cerchiamo la risposta. 

Tuttavia le Guide non nascono per diventare raccoglitori di ricordi. Per quello esistono già le storie in evidenza. Il loro vero obiettivo, infatti, è puntare allo storytelling. Ed è quello che sta dietro al prodotto proposto dallo stesso profilo di Instagram. Il suo “Act for Racial Justice” racconta la lotta al razzismo da parte della community della piattaforma: insieme ai post più significativi condivisi sul social, troviamo anche i pareri sul tema dell’attivista Janaya Future Khan o i consigli su come agire contro il razzismo sia online che offline spiegati da Groovy Gene, social media strategist dell’Associazione nazionale per la promozione delle persone di colore. Sempre nell’ottica dello storytelling, chi ha sfruttato a pieno il potenziale di questo nuovo strumento è stato l’account del portale di informazione newyorkese Nowthispolitics che se ne è servito per realizzare dei veri e propri spiegoni, come quello sul controllo del congresso da parte dei democratici dopo il voto negli Stati Uniti. La Guida sfrutta la parte testuale per ripercorrere i fatti di cronaca, mentre si serve di foto e video per esporre dati, offrire i diversi pareri sull’argomento e per riproporre l’episodio in cui il democratico Max Rose ha attaccato molto duramente la gestione del Partito Repubblicano.

L’ultimo modello che si diversifica dagli altri trovati su Instagram, infine, è quello scelto da Nba. La principale lega professionistica di pallacanestro degli Stati Uniti ha utilizzato la funzione Guide per seguire il draft, l’evento annuale in cui le franchigie scelgono i nuovi giocatori. In questo modo, Nba ha lasciato ai suoi follower, americani e internazionali, un riassunto chiaro e sintetico di tutti i trasferimenti più importanti. 

Alle Guide si potrebbe muovere questa obiezione: a livello di impaginazione e grafica saranno anche accattivanti, ma non fanno guadagnare. Per ora, infatti, restano soltanto un altro modo per cercare di portare utenti in più sul proprio profilo, e indirettamente sul proprio sito. La funzione comunque sembra ancora in fase di sperimentazione e potrebbe essere migliorata: non è da escludere, infatti, che Instagram possa decidere di far monetizzare grazie a questi nuovi strumenti aprendo una sorta di edicola digitale, come avvenuto qualche mese fa con la piattaforma legata allo shopping.

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