Cosa dice l’ultima lettera di Jeff Bezos da amministratore delegato di Amazon

Da presidente esecutivo annuncia che si occuperà della sicurezza dei lavoratori, anche con un sistema algoritmico per programmare le rotazioni dei magazzinieri

Jeff Bezos, ad di Amazon (Matthew Staver/Bloomberg/Getty Images)
Jeff Bezos, ad di Amazon (Matthew Staver/Bloomberg/Getty Images)

“Non lasciate che l’universo vi renda uguali a tutto il resto. È sempre come il Giorno 1”: è il messaggio finale con cui Jeff Bezos ha salutato azionisti, dipendenti e portatori di interesse di Amazon nella sua ultima lettera come ad del colosso da 386,1 miliardi di dollari di fatturato. A luglio diventerà presidente esecutivo lasciando il posto ad Andy Jassy, ora a capo di Amazon web services, unità di servizi cloud in utile operativo per 13,5 miliardi. “Sono un inventore”, ha ricordato Bezos e in questo ruolo lavorerà alla sicurezza dei dipendenti, con un team dedicato. “Abbiamo sempre voluto essere la compagnia più incentrata sul cliente del mondo, ma farò un’aggiunta: diventeremo il miglior datore e il posto di lavoro più sicuro della Terra”, ha dichiarato.

La lettera arriva poco dopo il caso di Bessemer in Alabama, dove il voto interno ha respinto il tentativo del sindacato di entrare nello stabilimento. “È chiaro che abbiamo bisogno di una migliore visione su come creiamo valore per i lavoratori, una visione per il loro successo”, ha ammesso Bezos. che ha annunciato un sistema algoritmico per programmare le rotazioni dei lavoratori nei magazzini. “Il 40% degli infortuni sul lavoro è collegato a strappi o stiramenti, causati da movimenti ripetitivi, soprattutto nei primi sei mesi di lavoro”, ha osservato. Pronti 300 milioni di dollari da investire in sicurezza, incluso un progetto da 66 milioni per una tecnologia che eviterà le collisioni tra muletti e altri veicoli industriali.

Nel 1997, quando Bezos scrisse la prima lettera agli stakeholder, l’azienda debuttò in Borsa a 1,5 dollari per azione (giovedì il titolo ha chiuso a 3.379 dollari +1,38%, al Nasdaq). Da allora “abbiamo creato 1.600 miliardi di dollari di ricchezza per gli azionisti”, come Bezos ha sottolineato: “Il valore creato è la migliore metrica di pensiero per l’innovazione”. Snocciolando i numeri relativi al 2020: 21,3 miliardi di dollari di utile netto per gli azionisti, 25-39 miliardi in profitti di terze parti che vendono su Amazon, 164 miliardi in costi e tempo risparmiati da parte dei clienti ecommerce e Aws, 91 miliardi di stipendi, per un totale conservativo di “301 miliardi di dollari”.

Tra gli altri dati: 500mila lavoratori assunti l’anno scorso, 1,3 milioni di dipendenti nel mondo, oltre 200 milioni di utenti Prime, 1,9 milioni di pmi presenti nello store per quasi il 60% delle vendite, oltre 100 milioni di dispositivi smart home connessi con Alexa, un tasso annualizzato ricorrente da 50 miliardi di dollari per Aws. Bezos ha poi ricordato l’impegno di Amazon per raggiungere entro il 2025 il 100% di consumo energetico da fonti rinnovabili e l’acquisto di 100mila furgoni elettrici da Rivian, per un investimento da un miliardo di dollari. Energia che serve anche per “mantenere la propria unicità. Il mondo vuole che siate normali, in migliaia di modi. Non lasciate che accada”.

Leggi anche

Potrebbe interessarti anche

loading...